La Commissione Europea non mantiene le promesse nei confronti di animali e cittadini. Dopo una serie di ripetuti rinvii, la Commissione uscente non modificherà la legislazione sul benessere degli animali. Si va verso un’azione legale da parte dei membri del movimento End the Cage Age, che si batte per eliminare l’uso delle gabbie negli allevamenti.
Dopo la promessa arriva la beffa per oltre 300 milioni di animali
Era il 2018 quando sette cittadini europei, provenienti da Italia, Francia, Grecia, Germania, Polonia, Paesi Bassi e Repubblica Ceca promossero l’Iniziativa dei cittadini europei (ICE) denominata “End the Cage Age” con il sostegno di oltre 170 associazioni, di cui 22 italiane. La sottoscrizione ha raccolto negli anni oltre 1,4 milioni di firme in tutta Europa, generando un ampio movimento d’opinione pubblica capace di strappare a Bruxelles la promessa formale di presentare entro la fine del 2023 una nuova proposta legislativa che mettesse gradualmente fine all’era delle gabbie negli allevamenti entro il 2027. Al contrario, si è scoperto che nel programma di lavoro per il 2024, presentato dalla Commissione al Parlamento europeo negli scorsi giorni, non c’è alcun riferimento a una riforma delle leggi europee che regolano gli allevamenti. La beffa è che manca anche l’aggiornamento delle normative in relazione al benessere degli animali allevati, promesso nel 2020, nell’ambito della strategia “Farm to Fork” (dal produttore al consumatore) e del Green Deal. L’unica modifica annunciata riguarderà esclusivamente le norme che regolano il trasporto di animali vivi, di cui si aspetta la pubblicazione entro dicembre. Il tema rischia ora di essere dimenticato in previsione delle nuove elezioni europee e con l’insediamento della nuova Commissione.
L’appello a Ursula von der Leyen: dia ascolto ai cittadini europei
La notizia ha colto di sorpresa l’ampia coalizione di associazioni europee che temono di vedere vanificato il lavoro di numerosi anni. In un videomessaggio, la dott.ssa Jane Goodall, famosa etologa e conservazionista, ha dichiarato: “Ogni anno 300 milioni di animali senzienti sono rinchiusi in gabbia, confinati in allevamenti industriali, in tutta l’UE. Questi sistemi di allevamento intensivo sono obsoleti, causano immense sofferenze a milioni di animali, tutti in grado di provare frustrazione, paura e dolore. Sono rimasta davvero sconvolta quando la Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, nel suo discorso sullo stato dell’Unione, non ha rinnovato l’impegno a presentare le riforme. Sembra che abbia dato ascolto alle grandi aziende, piuttosto che ai milioni di cittadini europei che sostengono il divieto di allevamento in gabbia promesso”. I sette cittadini del Comitato sono pronti a intraprendere le vie legati in risposta alla mancata azione da parte della Commissione. La coalizione italiana End The Cage Age ricorda che: “le ICE sono uno strumento di partecipazione democratica, introdotto per dare alle persone la possibilità di influenzare il processo decisionale in modo diretto. Sarebbe oltraggioso – continua – se la Commissione facesse un voltafaccia rimangiandosi la parola data e ignorando la volontà dei cittadini in questa fase.
Eurobarometro: gli europei vogliono l’abolizione delle gabbie
Il movimento per l’eliminazione delle gabbie ha dalla sua parte la schiacciante maggioranza dei cittadini europei. Come rileva l’Eurobarometro, l’89% degli europei è favorevole al divieto dell’allevamento di animali in gabbie singole. Fra gli italiani la percentuale sale al 91%. In più, otto europei su dieci ritengono che il benessere degli animali allevati a scopo alimentare deve essere maggiormente tutelato. L’83% degli intervistati, inoltre, è favorevole a limitare il tempo di trasporto degli animali vivi all’interno o dall’UE. L’indagine mostra che quasi tre quarti degli intervistati (74%) vogliono una migliore tutela del benessere degli animali da compagnia nel proprio Paese e il 90% degli europei ritiene che le pratiche agricole e di allevamento debbano rispondere a dei requisiti etici di base.