Il Parlamento europeo ha approvato un pacchetto di misure per incentivare la crescita delle energie rinnovabili che dovranno rappresentare il 42,5% dei consumi dell’UE entro il 2030. L’impegno ambizioso è di arrivare al 45%, attraverso la semplificazione delle procedure per la costruzione di nuovi impianti di energia rinnovabile e per l’adeguamento di quelli esistenti.
Ampia maggioranza in UE per le nuove norme RefuelEU
Un’attenzione particolare è stata dedicata al settore dei trasporti, dove si stima che la diffusione delle rinnovabili porterà a una riduzione del 14.5% delle emissioni di gas serra entro il 2030, grazie all’utilizzo di biocarburanti avanzati e di carburanti rinnovabili di origine non biologica come l’idrogeno.
Nella stessa sessione di lavori sono state approvate con 518 voti a favore, 97 voti contrari e 8 astensioni, le nuove norme RefuelEU per l’utilizzo di carburante sostenibile per l’aviazione.
L’introduzione dei carburanti sostenibili sarà graduale
I deputati europei hanno votato favorevolmente per l’introduzione dei nuovi mix di carburanti per aerei che obbligherà gli aeroporti e i fornitori di carburante dell’UE a garantire che almeno il 2% dei carburanti sia ecologico a partire dal 2025. L’obiettivo è l’utilizzo di carburanti green per il 70% entro il 2050. Si tratta di una quota che non dovrà essere raggiunta nell’immediato. Si prevede, infatti, che la percentuale aumenti ogni cinque anni in modo graduale: 6% nel 2030, 20% nel 2035, 34% nel 2040, 42% nel 2045 e 70% nel 2050. Inoltre, una quota specifica del mix di carburanti (1,2% nel 2030, 2% nel 2032, 5% nel 2035 e progressivamente 35% nel 2050) dovrà essere costituita da carburanti sintetici come l’e-cherosene.
Cos’è un carburante green?
Bruxelles definisce green i carburanti sintetici, alcuni biocarburanti prodotti da residui agricoli o forestali, alghe, rifiuti organici, olio da cucina usato e da alcuni grassi animali. Sono considerati sostenibili anche i carburanti prodotti dai gas di scarico e da rifiuti di plastica. Si tratta di soluzioni che ad oggi non sono semplici da realizzare a causa degli elevati costi di produzione, sono carburanti più costosi del cherosene fossile e ad oggi c’è poca offerta. Al contrario, è arrivato lo stop ai carburanti derivati da colture come palma e soia, la cui raccolta è fra le principali cause di deforestazione nel mondo. È stato incluso, invece, l’idrogeno rinnovabile.
Nasce un nuovo bollino per capire l’impatto ambientale dei voli
La Commissione Europea creerà un’etichetta UE per certificare le prestazioni ambientali dei voli con lo scopo di informare meglio i cittadini sull’impatto climatico del proprio volo. Le compagnie aeree potranno, ma non saranno obbligate, indicare l’impronta di carbonio per passeggero e il consumo di CO2 previsto per ogni chilometro. Questo sistema consentirà ai cittadini di confrontare l’impatto ambientale dei voli offerti da compagnie aeree differenti sulla stessa rotta.
Le imprese: più incentivi per la produzione di biocarburanti. Soddisfatti gli ecologisti.
Il gruppo parlamentare dei Verdi/ALE ha espresso in una nota la propria soddisfazione per un regolamento che aiuterà la ricerca e l’innovazione verso alternative più ecologiche al tradizionale cherosene. “Non possiamo sperare che l’aviazione si elettrizzi magicamente da un giorno all’altro, ma possiamo e dobbiamo fare tutto ciò che è possibile per rendere ecologici i carburanti per l’aviazione”, sottolineano gli ecologisti. In una dichiarazione congiunta, le principali organizzazioni aeronautiche, compresi i rappresentanti delle compagnie aeree, degli aeroporti e dei fornitori di servizi di navigazione aerea, hanno chiesto ulteriori incentivi all’UE per aumentare la produzione di carburanti sostenibili in Europa.
Il testo, già concordato con i governi, dovrà ora essere approvato formalmente anche dal Consiglio UE ed entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2024, mentre alcune disposizioni a partire dal 1° gennaio 2025. La strada, o meglio, la rotta, per la decarbonizzazione del settore dell’aviazione è ancora lunga.