Green and Verdi
Green and Verdi

Spazi verdi urbani

Gli spazi verdi urbani e le piante in generale contribuiscono al riassorbimento di una parte della CO2 immessa nell’ambiente a seguito di attività antropiche? La risposta a questa domanda è fornita da uno studio pubblicato sulla rivista Nature Climate Change dal titolo “Contribution of prioritized urban nature-based solutions allocation to carbon neutrality” dove si riscontra che i vantaggi di rendere le città più verdi non si limitano al solo riassorbimento delle emissioni ma possono anche diminuirle sensibilmente.

I maggiori benefici sono raggiunti implementando le Nature-based solutions (NBS) che, come intuibile dalla definizione, sono soluzioni basate su elementi naturali e sono essenziali per l’obiettivo della neutralità del carbonio (città a “zero emissioni”); esse includono:

·       infrastrutture verdi (edifici a bassissimo consumo energetico per esempio);

·       progetti di agricoltura urbana;

·       pianificazione di strade più strette e che lascino più spazio per la piantumazione di alberi;

·       progetti per la conservazione di habitat per la fauna selvatica;

·       creazione di ambienti verdi gradevoli per gli spostamenti a piedi o in bicicletta.

Lo studio sui progetti verdi

I ricercatori hanno valutato il potenziale di mitigazione delle emissioni di carbonio delle NBS in 54 grandi città europee (Roma, Milano, Napoli, Torino e Palermo quelli italiane) concentrandosi principalmente su cinque aspetti chiave:

·       risparmio di risorse e costi;

·       riduzione dell’espansione urbana;

·       promozione di comportamenti a favore dell’ambiente;

·       regolazione del microclima;

·       incremento dell’assorbimento delle emissioni.

Un esempio: l’agricoltura urbana, in combinazione con l’inverdimento delle strade, può promuovere comportamenti a favore dell’ambiente quali, ad esempio, l’utilizzo della ​​bicicletta a livello locale fornendo anche opportunità educative e partecipative per indirizzare i consumatori all’utilizzo degli alimenti e dei prodotti a chilometro zero.

Le NBS sono state assegnate sulla base delle emissioni di carbonio disaggregate sulle griglie di utilizzo del territorio e su fattori di contesto socioeconomico per diversi luoghi in ciascuna città; alcuni esempi di assegnazione delle NBS:

·       città con grandi aree industriali e ampie aree naturali verdi (Zagabria, Bucarest e Stoccarda) -> foreste urbane per conservare l’habitat;

·       città in crescita (Varsavia, Barcellona, ​​Colonia, Helsinki e Marsiglia) -> cinture verdi, per limitare l’espansione urbana;

·       città con alto livello di pendolarismo basato sull’automobile (Roma, Atene, Napoli, La Valletta, Copenaghen, Helsinki e Stoccolma) -> inverdimento stradale tramite alberatura;

·       città con elevate emissioni residenziali e alta densità di popolazione -> infrastrutture verdi ed inverdimento delle strade.

I risultati

Analizzando i risultati si evince che, applicando le soluzioni sopra presentate, le emissioni totali di carbonio si ridurrebbero in media dell’8,1% nel settore residenziale, del 14,0% nel settore industriale e del 9,6% nel settore dei trasporti; nel settore industriale il maggior vantaggio è fornito dall’implementazione di infrastrutture verdi (che portano al risparmio di acqua, energia e materiali da costruzione), soluzione che invece ha un potenziale minore nel settore residenziale dove gli edifici verdi sono generalmente di dimensioni limitate.

Solo la città di Nicosia, la capitale di Cipro, si prevede possa raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2030, in qualsiasi scenario di utilizzo delle NBS preso in considerazione, con l’aggiunta di Saragozza e Plovdiv in condizioni favorevoli; altre città che hanno la possibilità di raggiungere l’obiettivo, anche se leggermente in ritardo, sono Amsterdam, Copenaghen, Helsinki e Stoccolma, dove già da diverso tempo i cambiamenti climatici sono al centro delle politiche cittadine.

Dallo studio emerge la necessità di comprendere molto bene il contesto socioeconomico, industriale e culturale di ciascuna città per la scelta e l’implementazione delle NBS verdi che portino a risultati ottimali e si sottolinea l’esigenza di interventi prioritari e mirati attraverso l’integrazione di sistemi energetici privi di fossili ed NBS differenziate quali ad esempio:

·       accesso al verde, inverdimento delle vie di comunicazione ed infrastrutture verdi nelle aree urbane residenziali ad alta densità

·       foreste urbane nelle zone in rapido sviluppo delle città e nelle aree urbane industriali.

Conclusioni

La ricerca dimostra che, implementando le soluzioni Nature Based verdi prioritarie, è possibile diminuire (in grandi proporzioni) le emissioni di carbonio provenienti da diversi settori ma servono ugualmente politiche climatiche ambiziose per preservare più territorio naturale, per proteggere la qualità dell’ecosistema.

Solo attraverso un circolo “virtuoso” è possibile traguardare gli obiettivi di neutralità climatica e la prima conquista deve essere quella di riportare la natura al centro della visione politica mondiale.

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