Carissima,
non so il tuo nome, ma so che il tuo breve passaggio su questa Terra è stato segnato da una tragica e ingiusta fine. Sei stata una delle oltre 5.800 giovani anime che si sono spente nel 2019 a causa dell’inquinamento atmosferico in Europa e Asia centrale. Sono stato profondamente colpito da questa notizia, e oggi voglio scrivere a te, anche se non sei più tra noi, per dirti che non è stata colpa tua.
Sei nata in un mondo che avrebbe dovuto proteggerti e prendersi cura di te, ma invece hai conosciuto solo dolore e sofferenza. L’85% dei bambini come te non ha nemmeno raggiunto il loro primo compleanno. Questo è un orrore che non dovrebbe mai essere accettato, eppure il mondo sembra continuare sulla sua strada senza considerare le conseguenze dei suoi atti.
E’ colpa nostra che non abbiamo voluto incrementare il nostro impegno verso l’efficienza energetica e l’accesso all’energia pulita, la formazione di operatori sanitari di base per sottoporre i bambini a monitoraggi e individuare le malattie legate all’inquinamento atmosferico, nonché l’incremento e l’accelerazione dei piani di riduzione dell’inquinamento atmosferico a livello nazionale e comunale.
La crisi climatica è una minaccia che incombe su di noi, una minaccia che colpisce in modo particolarmente grave i più giovani, come te. Non è colpa tua se nessuno ha preso sul serio questa crisi. Sei nata in un periodo in cui la nostra società ha trascurato l’ambiente, ha bruciato combustibili fossili senza preoccuparsi delle conseguenze e ha ignorato gli avvertimenti degli scienziati che hanno cercato di mettere in guardia sul surriscaldamento del pianeta. Anzi si è messa il prosciutto sopra gli occhi per non vedere tutto questo e ha inventato che la crisi climatica non esiste, sono solo balle degli ecologisti.
Ma noi lottiamo contro i mulini a vento. Ma forse non ti sei persa nulla perché, se fossi sopravvissuta, avresti dovuto affrontare un mondo sull’orlo di una crisi climatica senza precedenti. Avresti visto e sentito parlare di fenomeni climatici estremi, di innalzamento del livello del mare, di siccità e incendi devastanti. Magari avresti potuto lottare per un futuro migliore, ma con strumenti inadeguati perchè avresti anche dovuto affrontare la dura realtà di un mondo che ha ignorato le sfide ambientali per troppo tempo.
La tua morte non è stata inutile, anche se è stata ingiusta. La tua storia ci deve ricordare l’urgenza di agire. Dobbiamo prendere sul serio la crisi climatica, dobbiamo agire con determinazione per proteggere il nostro pianeta e le generazioni future. Non possiamo permettere che altre vite innocenti vengano sacrificate sull’altare dell’indifferenza e dell’egoismo.
Carissima, anche se non sei più con noi, la tua memoria deve essere un faro che ci guida verso un futuro migliore. Promettiamo di lottare per un mondo in cui nessun bambino debba mai affrontare la stessa triste fine che hai subito tu. È la nostra responsabilità, è il nostro dovere, e lo faremo per te e per tutti coloro che sono stati vittime dell’inquinamento atmosferico.
Che tu possa riposare in pace, piccolo angelo, e che la tua storia sia un monito per tutti noi.