Molto spesso i robot e la tecnologia in generale sono accusati, con atteggiamento luddista, di “rubare il lavoro”. Vorrei dimostrare con questo articolo che questo non solo è normale ma è pure auspicabile. Anzi è sempre successo da quando esiste l’organizzazione sociale e la ricerca scientifica, non è mai stato un danno sociale ma bensì un progresso sociale e soprattutto avverrà ancora. Iniziamo con i lavori che effettivamente sono spariti grazie (o a causa) della tecnologia.
I lavori obsoleti
Manovratore di acensori
Negli ascensori in funzione tra la fine del 1800 e la prima metà del 1900, le persone dovevano urlare “ascensore”( da qui “chiamare l’ascensore”) e il manovratore, attraverso una leva, arrivava al piano. Questa mansione fu eliminata con l’avvento del quadro elettrico nel 1924.
Aerofono, il radar umano
Le forze armate di diversi paesi utilizzavano delle parabole acustiche e dei dispositivi di ascolto per rilevare il suono dei motori degli aeroplani in avvicinamento. È solo con l’arrivo del radar nel periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale che questa mansione sparì.
Lampionaio
Prima del 1800 ogni lampione delle città era acceso e spento manualmente, esisteva infatti una persona che aveva questa mansione. Questo lavoro sparì nei primi anni del 1800 con la creazione dei lampioni a gas e poi elettrici.
Svegliatori
Lavoro svolto quasi esclusivamente dove attecchì per prima la rivoluzione industriale (Inghilterra, Irlanda). Avevano il compito di andare, al mattino, casa per casa e svegliare le persone affinché andassero a lavorare in orario e il loro compito si concludeva solo quando la persona dimostrava di essersi effettivamente svegliata. Fu un lavoro che andò avanti fino alla prima metà del XX secolo.
Tagliatori di ghiaccio
Se oggi grazie alla tecnologia chiunque può avere sempre a disposizione il ghiaccio, non era così per tutti almeno fino ai primi anni del ‘900. Esistevano infatti delle persone che andavano a recuperare il ghiaccio nei laghi o nei ghiacciai.
Centralinista
Un mestiere tipicamente femminile, consisteva nel collegare le chiamate interurbane. Diede lavoro a moltissime persone fino a quando la tecnologia (anni ‘80/’90) lo rese obsoleto. Ne possiamo trovare traccia anche in moltissimi libri o film relativamente recenti.
Lavandaia
La lavatrice ebbe una diffusione di massa a partire dal dopoguerra (anche se l’invenzione, partendo da un’idea del XVIII secolo, esisteva già a partire dagli anni ‘20 del XX secolo). Prima di essa a lavare i panni c’erano le lavandaie, che erano al servizio di agricoltori o commercianti facoltosi. Esse lavoravano in stanze adibite o nei corsi d’acqua. Il lavaggio non era così frequente come oggi, quindi eliminare lo sporco era azione decisamente ardua.
La filiera della carrozza
Costruire e far la manutenzione delle carrozze, allevare cavalli, ferrarli, creare le fruste, saper guidare le carrozze e tutti gli altri lavori collegati al mondo della carrozza furono spazzati via dall’avvento dell’automobile.
Questi e altri lavori come il materassaio, i sistematori dei birilli da bowling, gli intrattenitori di fabbrica (che leggevano storie agli operai in pausa), i resurrezionisti (che disseppellivano i corpi appena sepolti per scopi di ricerca per le università), i cacciatori di topi, gli scrivani, i trasportatori di tronchi, i lustrascarpe, l’arrotino, le mondine, il cordaro, sono tutti mestieri che una volta occupavano decine di migliaia di persone e ora sono totalmente spariti. Sono stati però sostituiti da altri lavori nati dall’avvento delle tecnologie.
E nel futuro?
Dando per vero le previsioni del World Economic Forum, secondo il quale il 65% dei bambini che oggi frequentano le scuole elementari in futuro faranno dei lavori che adesso ancora non esistono, quali saranno i prossimi lavori a sparire? Sicuramente molti dei lavori manuali e ripetitivi o quelli su cui l’intervento dell’uomo non è creativo ed empatico. Ecco alcuni esempi.
Lavoratori di guida
Autisti, Tassisti, Macchinisti, camionisti: l’avvento della guida autonoma potrebbe presto rendere obsoleti questi mestieri.
Lavori legati alla consegna della posta
Con l’avvento ormai in pianta stabile delle e-mail, sommato alle IA, e i corrieri autonomi questo settore rischia di diventare inutile.
Agenti ed esattori
Assicurazioni, agenti di commercio, esattori delle tasse, agenzie di viaggio. Tutti lavori che potranno essere prima o poi sostituiti dalla IA e software di automazione, unito all’uso sempre più frequente di pagamenti elettronici.
Cuochi, lavoratori di fast-food, camerieri
Saranno questi ultimi ad essere sostituiti per primi dato che essi lavorano in una catena di montaggio alimentare dove la creatività non esiste. Ma anche i cuochi e i camerieri vedranno ridotte le loro mansioni attraverso software organizzativi, automazione e IA, perché la cucina è sicuramente creatività, ma è anche tanta scienza e matematica. Per quanto riguarda i camerieri esistono già ora i camerieri-robot.
Interpreti e traduttori
Con l’avvento dei traduttori automatici sempre più precisi e capaci di imparare dai propri errori (Machine Learning) anche questo mestiere potrebbe diventare obsoleto.
Lavoratori di magazzino, operai di catena di montaggio
Lavori che per loro natura sono manuali e ripetitivi, facilmente sostituibili dall’automazione, da robot e da software organizzativi collaboranti mediante l’IoT.
Cassieri
Che siano di supermercati o di banca, sono mestieri destinati all’obsolescenza, sostituiti da macchine e sportelli automatici (vedasi i casellanti e i caselli automatici).
I nuovi lavori
Questi sono solo alcuni degli esempi di lavori destinati all’obsolescenza. Pensiamo agli acquisti online (nel 2021 gli acquisti online sono valsi 39,4 mld € +21% rispetto al 2020 e hanno coinvolto 27,7 milioni di italiani + 3% rispetto al 2020), alle auto elettriche (sia in fase di costruzione ed assemblaggio, sia in fase di manutenzione), ai droni, all’IA e la realtà virtuale (o quella aumentata) che sostituiranno (o coadiuveranno) medici nelle diagnosi, manutentori (dando loro maggiore sicurezza e azzerando i rischi di infortunio), arbitri.
Ma si creeranno di conseguenza nuovi lavori come esperti di intelligenza artificiale, robotica e cyber security, programmatori, operatori qualificati, manutentori. Dobbiamo partire quindi con urgenza da una formazione che riqualifichi buona parte dei lavoratori attuali e dobbiamo agire anche sulle scuole, insegnando materie tecnologiche e instillando il concetto della “formazione continua”. Ma di questo parleremo in un altro articolo dedicato.