global greens

Il mondo ha bisogno di un movimento verde globale. Con questo obiettivo, la federazione Global Greens unisce i partiti verdi di tutto il mondo e i loro settori giovanili, le comunità indigene, gli attivisti, gli istituti e le ONG ad ispirazione ambientalista.

Insieme, si sta costruendo una visione, si stanno creando campagne e politiche volte a proteggere le persone e il pianeta, si stanno gettando le basi per un’ondata di cambiamento che aprirà la strada a un 21° secolo sostenibile. L’indifferenza non è un’opzione.

Il Congresso dei Global Greens a Seoul

I sei anni trascorsi dall’ultimo congresso dei Global Greens hanno visto un aumento senza precedenti dei disastri climatici e degli attacchi alla democrazia, rendendo la cooperazione tra i partiti verdi ancora più cruciale.

Il tempo sta rapidamente scadendo per attuare i cambiamenti necessari per rendere un oggi migliore e un domani più equo e sostenibile.

Tra l’8 e l’11 Giugno 2023 si svolgerà il quinto congresso dei Global Greens a Seul, in Corea del Sud, un paese unico con un fiorente movimento verde.

È un paese che unisce la tradizione con la modernità, l’est e l’ovest e, in quanto paese di recente sviluppo, il nord e il sud globali.

Insomma, il posto perfetto per unire il movimento verde internazionale.

La scelta non ricade casualmente su questo paese: il baricentro geopolitico mondiale si sta spostando velocemente dall’asse Atlantico a quello Pacifico, trainato dall’ascesa cinese. Questo processo avrà l’inevitabile effetto di creare nuove periferie globali, soprattutto in aree già stagnanti e poco dinamiche.

La regione mediterranea, al centro della quale si pone il nostro paese, corre il rischio di subire un’ulteriore involuzione, dovuta al dirottamento di capitali e rotte commerciali. Inoltre, la regione, così esposta alle turbolenze geopolitiche e alle pressioni ambientali, è soggetta a instabilità e conflitti. Come in un circolo vizioso, la pressione ambientale sfocia in conflitti e, a loro volta, i conflitti causano gravi danni all’ambiente.

Purtroppo, la frammentazione politica ostacola gli sforzi per realizzare una comprensione collettiva della fragilità climatica della regione. Accettazione della diversità e convergenza degli interessi saranno le chiavi per attuare una vera diplomazia climatica nella regione.

Il padiglione mediterraneo

Sulla scorta di questa necessità storica, alcuni partiti verdi dal Sud Europa, Nord Africa e Medio-Oriente, guidati da Europa Verde – Verdi, hanno deciso di portare l’attualità mediterranea al cuore del congresso dei Global Greens a Seul.

Con il Padiglione del Mediterraneo, che si pone nell’ambito della più ampia discussione sul divario nord-sud, si ha lo scopo di rafforzare il dialogo tra le varie federazioni verdi che si affacciano su questo mare posto a cavallo di tre continenti. Attualmente, i partiti verdi dei paesi del Mediterraneo non hanno a disposizione un forum per discutere sfide comuni, condividere conoscenze e creare reti durature per una cooperazione efficace tra attivisti, esperti, scienziati e politici.

Il Padiglione ospiterà due conferenze a cui parteciperanno accademici, politici e attivisti, provenienti da Egitto, Marocco, Palestina, Libano, Grecia, Cipro, Malta e Olanda.

La prima sessione intitolata “Just Transition in the Mediterranean” investigherà le sfide e le opportunità poste dalla transizione ecologica, oltre i confini del Green Deal europeo attraverso una prospettiva spiccatamente giovanile.

La seconda sessione “Dialogue and Cooperation in the Mediterranean” si configura come una discussione di alto livello su come intensificare il dialogo e la cooperazione non solo tra i partiti verdi della regione, ma anche tra quei gruppi considerati più vulnerabili agli effetti del cambiamento climatico.

Parallelamente a stimolare lo scambio idee e opinioni, il Padiglione ha anche lo scopo di presentare la risoluzione presentata congiuntamente dai verdi italiani ed egiziani per impegnare i Global Greens a promuovere una maggiore consapevolezza delle sfide comuni alla regione mediterranea.

Qualora approvato, questo testo rappresenterebbe un piccolo passo verso un’integrazione regionale basata su presupposti di inclusività e sostenibilità.

Comunque andrà, il congresso dei Global Greens rimane il momento in cui la grande famiglia verde si riunisce per deliberare sulle più importanti questioni del nostro tempo, forgiando posizioni che avranno un riverbero globale a lungo termine.

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