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Gli indici di mortalità ed ospedalizzazione presentano eccessi di rischio in entrambi i generi per patologie, fra le quali i tumori maligni, che sono state prese in considerazione analizzando 46 siti contaminati; questo il risultato del sesto rapporto “Progetto SENTIERI: implementazione del sistema permanente di sorveglianza epidemiologica delle popolazioni residenti nei siti di interesse per le bonifiche“, promosso e finanziato dal Ministero della Salute (Centro per il Controllo e la prevenzione delle malattie – Progetto CCM 2018).

Sono stati analizzati i dati di circa 6 milioni di persone che abitano in siti contaminati, 39 di interesse nazionale e 7 di interesse regionale, distribuiti in ogni zona d’Italia (316 comuni) con particolare riferimento alle fasce d’età pediatrico-adolescenziali con statistiche personalizzate.

I risultati

Le cause di mortalità più frequenti sono le stesse che rappresentano anche la maggior ospedalizzazione, anche se l’ordine di grandezza è differente:

  • tumore maligno del polmone,
  • mesotelioma maligno della pleura,
  • tumore maligno della vescica,
  • malattie respiratorie.

Analizzando i dati è possibile constatare un eccesso della mortalità generale nelle seguenti casistiche:

  • nel primo anno di vita nei siti di:
    • Manfredonia,
    • Basso Bacino Fiume Chienti,
    • Litorale Domizio Flegreo,
    • Agro Aversano;
  • in età 0-19 anni a:
    • Casale Monferrato,
    • Serravalle Scrivia,
    • Trento Nord,
    • Sassuolo Scandiano;
  • in età giovanile (0- 29 anni):
    • Cerchiara,
    • Cassano (sito Crotone-Cassano-Cerchiara).

L’eccesso di ospedalizzazione riguarda il 35% dei siti presi in considerazione per i bambini nel primo anno di vita che aumenta al 43% dei siti per l’età pediatrica.

Qualche dettaglio

Negli anni di riferimento (2013-2017) sono stati stimati in totale 8.342 decessi in eccesso (circa 1.668 casi in eccesso all’anno) così suddivisi:

  • 4.353 maschi;
  • 3.989 femmine.

Il 56% di tali eccessi sono dovuto a tutti i tumori maligni ed è pari al 4% del totale della popolazione maschile e del 3% per quella femminile; risultati coerenti e similari anche per l’eccesso di ospedalizzazione.

Nel report non si evidenziano elementi di criticità nell’analisi dei circa 2.400 decessi in età pediatrico-adolescenziale e giovani adulti; diversa la situazione riguardante le ospedalizzazione con un eccesso di rischio dell’8% per tutte le cause relativamente al primo anno di vita e del 4% (5% per le femmine) in età pediatrico-adolescenziale.

Analizzando le patologie specifiche relative ad esposizione associabili al sito di riferimento, l’eccesso di mortalità è così rappresentato:

  • mesoteliomi totali
    • eccesso di tre volte nei siti con presenza di amianto;
  • mesoteliomi pleurici
    • più di due volte nell’insieme dei siti con presenza amianto e nelle aree portuali;
  • tumore del polmone
    • eccesso del 6% tra i maschi e del 7% tra le femmine;
  • tumore del colon retto
    • eccesso del 4% trai maschi e del 3% tra le femmine nei siti con presenza di impianti chimici;
  • tumore della vescica
    • eccesso del 6% nei siti con presenza di discariche.

Conclusioni

I dati evidenziano problemi maggiori per le persone che vivono nelle vicinanze di siti inquinati e che patologie specifiche sono associabili a determinati tipi di inquinamento; il Progetto SENTIERI utilizza le evidenze epidemiologiche per identificare patologie di interesse a priori e, sebbene gli eccessi di patologie non possono essere attribuiti ai soli fattori ambientali esistenti o precedentemente presenti, i dati rafforzano e non smentiscono una stretta correlazione fra i fattori e le malattie.

Leggendo il report è evidente che il primo passo per garantire una qualità vita accettabile il primo passo risulta quello di garantire alla popolazione la possibilità di avere un ambiente il meno inquinato possibile.

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