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I fast food francesi non potranno più utilizzare contenitori, piatti, tazze e stoviglie usa e getta per i clienti che decideranno di consumare il proprio pasto all’interno dei locali. La legge, approvata nel 2020, è entrata in vigore a partire dal primo gennaio 2023.

Il divieto di utensili di monouso scatta nei locali con più di venti posti a sedere

Il modello economico costruito dall’industria del fast food e fondato sull’utilizzo di scatole, bicchieri e imballaggi monouso, è destinato a cambiare radicalmente, almeno in Francia. Il nuovo provvedimento impone a qualsiasi ristorante capace di accogliere più di venti posti a sedere, comprese mense aziendali, panetterie, sushi e fast food, di usare bicchieri, piatti e posate esclusivamente riutilizzabili e lavabili. L’obiettivo primario è la riduzione dei rifiuti. Si stima che i circa 30.000 fast food in Francia producano sei miliardi di pasti all’anno, generando circa 180.000 tonnellate di rifiuti. Il 55% di questi rifiuti deriva dal consumo del cibo. Dal primo gennaio, quindi, non sarà più possibile per i clienti gettare gli utensili utilizzati per consumare il cibo in un’unica pattumiera come accade nella gran parte delle catene di fast food più note e diffuse al mondo come McDonald’s, Burger King o Starbucks.

La legge consente di avvolgere hamburger e panini nella carta, vietando la classica scatola monouso, e impone che tutti gli altri cibi come patatine, crocchette, pizze, gelati o torte, siano serviti su stoviglie riutilizzabili, al pari delle bevande, lavate a 60°C come già accade nei ristoranti tradizionali. Gli imballaggi da asporto o quelli utilizzati per le consegne a domicilio, quest’ultime cresciute notevolmente dopo la pandemia da Covid-19 e lo sviluppo di servizi specifici, restano ancora fuori dalla normativa.

Per gli ambientalisti è buon inizio, ma servirà vigilanza

Se per gli ambientalisti si può parlare di un inizio di rivoluzione, molti ristoratori dovranno riorganizzare i propri spazi e assumere nuovo personale per gestire le fasi di raccolta, lavaggio e pulitura delle nuove stoviglie, oltre che impedire ai clienti di buttarle via o portarle a casa. Alice Elfassi, responsabile degli affari legali della ONG Zero Waste France, ha dichiarato al Guardian di essere soddisfatta dell’entrata in vigore della legge. “Il fast food è un settore che produce molti rifiuti”, ha detto Elfassi. “Sebbene la plastica monouso fosse già stata vietata, è stata sostituita da grandi quantità di prodotti usa e getta come cartone, legno e bambù, che consideriamo uno spreco di risorse inaccettabile”, ha aggiunto. Gli ambientalisti temono la probabile diffidenza iniziale di molti consumatori, ma anche la possibile resistenza di ristoranti e fast food che, invece di passare al vetro o alla porcellana o comunque a materiali più resistenti, potrebbero optare per le stoviglie di plastica dura. Quest’ultima potrebbe resistere a pochi lavaggi, prima di essere comunque gettata via. Servirà molta persuasione per far comprendere l’importanza di scegliere materiali ambientalmente sostenibili e in grado di ridurre sul serio la produzione dei rifiuti.

L’appello ai clienti: prestate attenzione

Il mancato rispetto della legge prevede delle sanzioni, ma ancora non è ben chiaro se e in che modo verranno effettuati dei controlli. Le associazioni ambientaliste Surfrider, Zero Waste France e No Plastic in My Sea, in una lettera aperta hanno ai clienti di fare attenzione ai ristoranti che non rispetteranno il divieto, facendo un appello per preferire i locali che invece seguiranno le nuove regole.

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