Tutela suolo
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Il suolo, Un bene troppo spesso ignorato

La Giornata mondiale del suolo è stata istituita ufficiosamente in Thailandia nel 2002 dall’Unione Internazionale delle Scienze del Suolo, successivamente, su sollecitazione dell’Organizzazione per l’Alimentazione e l’Agricoltura (FAO), dal 2014, è celebrata ufficialmente anche dalle Nazioni Unite.

Il suolo è un elemento fondamentale per la sopravvivenza del genere umano ed è anche una importante risorsa per far fronte alle sfide e alle conseguenze che i cambiamenti climatici ci impongono. Troppo spesso, però, è dato per scontato, sfruttato e consumato, senza che possiamo renderci conto del suo ruolo e, come ha sottolineato anche la Commissione Europea, “troppo pochi sanno che il nostro futuro dipende dallo strato sottile che si estende sotto i nostri piedi. Il suolo e la moltitudine di organismi che in esso vivono ci forniscono cibo, biomassa, fibre e materie prime, regolano i cicli dell’acqua, del carbonio e dei nutrienti e rendono possibile la vita sulla terra.

Inoltre, il suolo è una risorsa limitata con una capacità rigenerativa molto lenta, tale da essere considerato alla stregua delle risorse non rinnovabili, ma i benefici che da esso ricaviamo sono enormi e le sue funzioni hanno ripercussioni in campo ambientale e socioeconomico.

L’importanza della risorsa suolo

Filtro e magazzino per l’acqua, il carbonio e moltissimi agenti nutritivi, il suolo è un elemento costitutivo del paesaggio e del patrimonio culturale, nonché il luogo di svolgimento di ogni attività umana; con la sua capacità di assorbire l’acqua riduce il rischio di allagamenti e siccità, inoltre è in grado di immagazzinare una quantità di carbonio tre volte superiore a quella che può contenere l’atmosfera. Risorsa indispensabile per la mitigazione degli effetti dei cambiamenti climatici grazie alle sue funzioni di regolazione del clima, di controllo dell’erosione, di protezione dai fenomeni metereologici estremi, il suolo ha anche un valore sociale in termini di sevizi culturali, basti pensare alle funzioni ricreative svolte dai parchi e dalle aree naturali e al benessere psicofisico che da essi ne ricaviamo. Un altro aspetto fondamentale che spesso sottovalutiamo è il nesso tra suolo e cibo: materie prime, produzione agricola, pascoli, servizi ecosistemici, tutto deriva dal suolo.

Quanto più il suolo è insalubre, degradato e inquinato, tanto più i pericoli che ne derivano per ogni specie vivente sono maggiori. È l’azione umana la sua minaccia principale, in termini di perdita di biodiversità, di sevizi ecosistemici e produttività biologica che molte volte porta alla desertificazione, stadio estremo, spesso irreversibile, del degrado del terreno.

Sensibilizzare per proteggere

La gran parte dei cambiamenti che abbiamo operato sul nostro Pianeta sono visibili e le conseguenze delle nostre azioni sono ormai tristemente note, ma quello che succede al suolo difficilmente riusciamo a vederlo.

Oggi, circa un terzo dei terreni del mondo sono degradati. Lo sfruttamento maggiore deriva dalle pratiche di agricoltura intensiva che, utilizzando fertilizzanti e pesticidi, minacciano la biodiversità e la presenza nel terreno di sostanze nutrienti e vitamine che arrivano all’uomo per mezzo degli alimenti che coltiviamo. L’impermeabilizzazione del suolo con la copertura in asfalto o calcestruzzo, la compattazione dei terreni in aree adibite a parcheggi, la distruzione del suolo per attività estrattive a cielo aperto e il consumo di suolo per la costruzione di nuovi edifici sono tra le principali cause di degrado del suolo in Europa.

Conoscendo l’importanza fondamentale di questa risorsa e la velocità alla quale continuiamo a distruggerla, diverse sono le organizzazioni che si impegnano a ridurre l’impatto dell’azione antropica, sensibilizzando la popolazione sull’importanza del suolo per la sopravvivenza dell’intero genere umano, per le creature vegetali e animali.

Le parole del Presidente del WWF Italia mettono in risalto la protezione del suolo per far fronte anche al rischio idrogeologico: “L’Italia è un Paese fragile: oltre il 16% del territorio è in aree ad elevato rischio idrogeologico e sono 6 milioni le persone interessate, che cioè vivono in aree di potenziale rischio. Per non ripetere altri drammi come quello che negli ultimissimi giorni ha interessato Ischia, l’ultima cosa che dobbiamo fare è continuare a costruire. Invece i dati ufficiali ci dicono che nel 2021 abbiamo raggiunto il picco di cementificazione del territorio degli ultimi 10 anni”. Ed è proprio per far fronte al consumo di suolo determinato dalla costruzione di nuovi edifici, che il WWF, da tempo, ha proposto al Governo l’approvazione di una legge che impedisca nuove costruzioni in aree libere, stimolando il riutilizzo di quelle già presenti e abbandonate.

Pone invece l’attenzione sulla perdita di fertilità dei terreni e su quei processi di degradazione che minacciano la sicurezza alimentare globale la campagna lanciata dalla FAO per la giornata di oggi dal titolo Soil, where food begins (Suolo, dove l’alimentazione ha inizio). Si stima che siano oltre due miliardi le persone che soffrono di “fame nascosta”, un insieme di problemi fisici derivati dalla mancanza di micronutrienti nel suolo e di conseguenza negli alimenti di cui l’uomo si nutre.

La migliore soluzione per ridurre il degrado del suolo sarebbe quella di attivare buone pratiche per il ripristino della salubrità dei terreni, inquinando e distruggendo di meno. Per questo ridurre la deforestazione e la cementificazione, adottare pratiche di agricoltura sostenibile e rigenerativa, proteggere gli ecosistemi e la biodiversità sarebbero degli ottimi primi passi nell’ottica della salvaguardia di questa risorsa fondamentale per la vita.

Purtroppo però, la strada è ancora lunga se pensiamo che, solo in Italia, nell’ultimo anno, abbiamo perso 2,2 metri quadri di suolo al secondo.

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Nata in un paesino nel Sud della Puglia, ama la vita a stretto contatto con la Natura. Laureata in Studi Geopolitici e Internazionali attualmente frequenta il Master in Global marketing, Comunicazione e Made in Italy. I suoi interessi principali sono l'Ambiente, la Politica nazionale, la Geopolitica internazionale e Diritti Umani. Adora leggere, viaggiare e scoprire il Mondo e le altre culture.

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