carson

Rachel Louise Carson fu l’antesignana del movimento politico ecologista. È stato grazie al suo appassionato impegno professionale ed all’intensa attività di scrittrice e divulgatrice, che si deve la crescita di una diffusa sensibilità ecologista.

Biografia

Nata a Springdale, una piccola cittadina di campagna della Pennsylvania, si dedicò fin da bambina all’osservazione e all’esplorazione della natura. Appassionata di birdwatching, studiò biologia marina laureandosi a pieni voti nella prestigiosa John Hopkins University.

Fu la prima a prevedere con forte anticipo sui tempi l’impatto devastante della chimica in agricoltura, la prima a denunciare pubblicamente e con appassionata forza i danni inferti alla natura dall’uso e abuso indiscriminato di insetticidi chimici (DDT e glifosato) e composti organici di sintesi, dal fenomeno della deforestazione e dall’incontrollato intervento dell’uomo sull’ambiente.

Primavera silenziosa

Quando nel 1962 la Carson scrisse “Primavera silenziosa”, un classico del pensiero ecologista, in cui descriveva con dovizia di ricerche e analisi scientifiche i danni irreversibili all’ambiente e all’uomo causati dai pesticidi, fu attaccata pesantemente dalle multinazionali della chimica e dell’industria agroalimentare. Contro di lei fu montata una calunniosa campagna di denigrazione senza precedenti. Un imponente contrattacco a tutte le sue tesi venne organizzato e guidato da Monsanto, Velsicol e American Cyanamid, come da tutta l’industria chimica, puntualmente supportata dal Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti. Uno scienziato dell’American Cyanamid, Robert White-Stevens scrisse: “Se l’uomo dovesse seguire gli insegnamenti di Miss Carson, si tornerebbe al Medioevo e gli insetti e le malattie erediterebbero ancora una volta la terra”.

Numerose Aziende chimiche attaccarono i dati e le interpretazioni presenti nel libro. Altri andarono ancora più a fondo attaccando le credenziali scientifiche della Carson perché la sua specializzazione era la biologia marina e la zoologia, non la biochimica. Alcuni la definirono addirittura una semplice birdwatcher con più tempo libero che conoscenza scientifica, definendola non professionale.

I riconoscimenti

Tuttavia, Rachel Carson non cedette, anzi, e questo è senz’altro un suo grandissimo insegnamento, resistette con grande coraggio. Il suo libro “Primavera Silenziosa” fu recensito positivamente da molte persone esterne al mondo dell’agricoltura e della chimica e divenne velocemente un best seller sia negli Stati Uniti che oltreoceano. L’influente rivista Time affermò che, prima di un anno circa dalla pubblicazione, “la maggior parte degli oppositori della Carson stanno velocemente tornando sulle loro posizioni”. L’uso dei fitofarmaci divenne una questione pubblica, soprattutto dopo un’apparizione televisiva della Carson nell’aprile 1963 in un dibattito con un portavoce di un’azienda chimica. In quello stesso anno venne eletta all’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze e ricevette molti altri premi e onorificenze.

In una delle sue ultime apparizioni in pubblico, la Carson testimoniò di fronte alla Commissione Consultiva Scientifica del Presidente Kennedy, che aveva pubblicato una relazione nel 15 maggio 1963 nella quale appoggiava largamente le tesi scientifiche della studiosa. Rachel Carson aveva vinto un’importante battaglia, sua e nostra, ma purtroppo non visse abbastanza a lungo per vedere di persona il risultato tanto atteso del suo impegno e della sua determinazione: la messa al bando del DDT negli USA. Morì il 14 aprile 1964 all’età di 56 anni.

Rachel Carson, colei che aveva elaborato una nuova scienza, quella ecologica, morirà a Silver Spring nel 1964, due anni dopo la pubblicazione di “Silent spring”, il suo libro più famoso, uccisa da un tumore al seno, quasi una forma di contrappasso: proprio lei è stata vittima della malattia neoplastica che con il suo impegno ecologista aveva cercato di risparmiare a tante persone innocenti!

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