L’approfondimento “I blocchi allo sviluppo delle comunità energetiche” di Legambiente mette in luce che solo 16 comunità energetiche (fra le 100 mappate a giugno 2022 su comunirinnovabili.it) hanno completato l’intera procedura di attivazione presso il GSE (Gestore dei Servizi Energetici).
Ma quali sono le motivazioni del mancato completamento? Secondo lo studio sopra menzionato sono rappresentate da:
- lungaggini burocratiche;
- mancanza degli incentivi da parte del MITE;
- ritardo di Arera sull’emanazione delle regole attuative;
- difficoltà nel reperimento di informazioni necessarie a identificare l’ambito di sviluppo delle CER (Comunità di Energia Rinnovabile);
- ritardi nelle registrazioni e nel ricevimento degli incentivi;
- preventivi onerosi per allacci alla rete.
I numeri del sondaggio
Facciamo un riassunto dello stato dell’arte delle 100 comunità energetiche sotto monitoraggio per cercare di comprendere quale è la situazione attuale:
- 45 sono ancora in una fase iniziale di sviluppo;
- 5 sono in fase avanzata in diversi stadi e cioè
- costituzione legale;
- ealizzazione degli impianti;
- registrazione e/o ultimazione della procedura di registrazione presso il portale del GSE dedicato;
Un sondaggio telefonico ha coinvolto le 55 comunità in fase avanzate con i seguenti risultati:
- 11 non hanno risposto al sondaggio;
- 16 sono operative in quanto hanno completato l’attivazione presso il GSE;
- solo 3 hanno ricevuto la prima tranche di incentivi statali e sono
- la comunità energetica di Vitulano
- il Residence Cicogna a Paderno di Ponzano Veneto
- un autoconsumatore collettivo di ACEA Pinerolese
- le altre 28 hanno dichiarato che stanno incontrando difficoltà burocratiche o che sono in attesa del completamento dell’iter normativo.
Le criticità
Il sondaggio ha evidenziato le seguenti criticità:
- nulla osta della Sovrintendenza ai Beni Culturali -> problema segnalato dalla Comunità Energetica Solidale di Napoli Est che ha dovuto aspettare mesi prima di riceverlo per l’impianto posizionato sul tetto della Fondazione Famiglia di Maria;
- ritardo del distributore locale di energia elettrica -> problema segnalato sia dalla comunità energetica di Ferla (Comune in Provincia di Siracusa) per un riscontro inerente alla richiesta di informazioni sul perimetro della cabina secondaria di trasformazione e dalla Regalagrid Europe Srl, impegnata nello sviluppo di una decina di comunità energetiche;
- pubblicazione dei Decreti attuativi del MITE -> 5 comunità energetiche fra quelle interpellate hanno sospeso i lavori in attesa della pubblicazione di aggiornamento dei meccanismi di incentivazione previsti entro maggio 2022 e non ancora presenti;
- difficoltà nel ricevere le informazioni necessarie a identificare l’ambito di sviluppo delle CER -> segnalato, ad esempio, dalle comunità energetiche di Blufi (Provincia di Palermo) e Ragusa.
Conclusioni
Attraverso le comunità energetiche, uno studio di Elemens e Legambiente stima un risparmio medio per la bolletta elettrica fino al 25%; il Presidente Nazionale di Legambiente, Stefano Ciafani, ha dichiarato che non è più tollerabile nessun ritardo e che l’Italia non deve perdere la preziosa occasione di sviluppare queste realtà.
Le regole sono importanti ed è altrettanto necessario monitorare che siano rispettate ma ciò non deve essere un freno ad una necessità che, soprattutto negli ultimi anni, è sempre più urgente: passare ad una energia pulita ed ottenere indipendenza energetica.