ecologismo

Le elezioni 2022 per il rinnovo del Parlamento italiano si sono appena concluse. Schiacciante vittoria della destra ma con una grande novità tra le fila della coalizione di centro sinistra: l’Alleanza Verdi e Sinistra che raggiunge il 3,6% (risultato più alto dal 2006 per una formazione a sinistra del PD) ed elegge 16 Parlamentari (per Europa Verde si tratta di un ritorno atteso 14 anni). 

Un progetto che nasce per coniugare il contrasto alla crisi climatica con la giustizia sociale 

Un insieme di proposte radicali che mirano ad una transizione ecologica verso una società tanto ambientalmente quanto socialmente sostenibile. 

Ma perché unire le battaglie sociali con quelle ambientali? 

Noi vogliamo dare forma alle parole di Chico Mendès “l’ambientalismo senza lotta di classe è solo giardinaggio” dove la lotta di classe sposta il suo campo di battaglia dal dualismo “proletario operaio-borghese padrone” alla complessità della lotta tra accumulazione e redistribuzione, tra sfruttamento e autodeterminazione, tra grandi centri di produzione d’energia e democrazia energetica tra chi ha troppo e chi non abbastanza, tra antropocentrismo ed ecocentrismo. In una parola “ecologismo”.

L’uomo non deve avere l’arroganza di pensare di dover salvare il pianeta. Deve umilmente salvare se stesso e deve farlo capendo che è solo parte di un ecosistema e non il padrone di esso. Non è il macchinario, è un ingranaggio. 

Uniamo le battaglie sociali alle battaglie ambientali perché è difficile chiedere alle persone di pensare al futuro delle prossime generazioni, al mondo tra 30 anni, se loro non arrivano a fine mese, sono precari oppure hanno il timore delle spese quotidiane. È difficile chiedere di bloccare l’inquinamento di una fabbrica se essa dà da mangiare alle persone e ai loro figli e non si ha una alternativa. 

Noi vogliamo distruggere il pregiudizio che indica nell’ambiente il nemico del lavoro

Noi vogliamo ripartire dai bisogni primari, dal rassicurare le persone, specie le più fragili, grazie a servizi pubblici e stato sociale precisi e capillari. Solo così potremo anche ragionare di futuro, di ambiente. Noi vogliamo garantire una vita dignitosa alle persone mantenendo un equilibrio con tutto l’ecosistema senza prevaricazioni e soprusi sui più deboli e sulle altre specie viventi (che poi, come vediamo ormai da anni, paghiamo con gli interessi).  

La sicurezza sociale è presupposto per una giustizia climatica radicale. La giustizia climatica è base essenziale per una sicurezza sociale duratura. 

Parafrasando Rosselli “La sinistra come mezzo, l’ecologismo come fine”. Questa è la sfida che ci attende. 

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