Secondo una analisi di Rystad Energy (società indipendente di ricerca energetica e business intelligence con sede a Oslo in Norvegia) i materiali riciclabili dei pannelli fotovoltaici, alla fine del loro ciclo di vita, potranno valere più di 2,7 miliardi di dollari nel 2030 (a fronte dei 170 milioni attuali); tale incremento è prevedibile in quanto il numero di installazioni fotovoltaiche aumenta senza un corrispondente incremento della fornitura di materie prime e componenti.
Per fronteggiare la scarsità di forniture, l’economia circolare, con l’utilizzo dei componenti per pannelli solari fotovoltaici (FV) riciclati, sembra essere l’unica soluzione; il report indica una tendenza ancor più marcata nei prossimi decenni con un valore dei materiali riciclabili che toccherà gli 80 miliari di dollari entro il 2050.
Cosa succede ai pannelli a fine vita?
Una volta che i pannelli devono essere dismessi incomincia la prima fase del riciclaggio: lo smontaggio, in cui il telaio in alluminio e la scatola di giunzione vengono separati dai restanti componenti, macinati in pezzi e ordinati per materiale; oggi sul mercato esistono macchine per lo smontaggio del fotovoltaico che separano ulteriormente le parti del pannello prima di macinare i resti, migliorando il tasso di recupero dei materiali.
Le migliori tecnologie attuali sul mercato permettono di recuperare un pannello al 98% del suo peso; ad esempio in un modulo di 21 kg si possono ottenere in media:
- 15 kg di vetro -> rappresenta il 70% circa del peso complessivo di ogni unità ma il cui prezzo di rivendita è relativamente basso;
- 2,8 kg di materiale plastico;
- 2 kg di alluminio;
- 1 kg di polvere di silicio -> ottenuto attraverso un processo ad alta intensità energetica per ottenere la concentrazione necessaria per l’efficienza dei pannelli solari che si riflette nel prezzo di rivendita relativamente alto;
- 0,14 kg di rame;
- 0,01 kg di argento -> rappresenta lo 0,05% del peso totale ma costituisce il 14% del valore di ogni pannello.
Secondo Rystad Energy il picco di implementazione dell’energia solare sarà di 1,4 TW nel 2035; riciclando i pannelli fotovoltaici installati nel 2020 e giunti a fine ciclo (ipotizzando una durata di 15 anni), l’industria del riciclaggio ha la capacità di fornire l’8% del polisilicio, l’11% dell’alluminio, il 2% del rame e il 21% dell’argento necessari per soddisfare la domanda di materiali.
Tale processo riduce l’impronta di carbonio dei pannelli solari fotovoltaici: ad esempio, il processo di raffinazione del rame rilascia circa 4 tonnellate di anidride carbonica (CO2) per tonnellata di rame rappresentando una fonte significativa di emissioni di gas serra; ipotizzando una politica sempre più in direzione della decarbonizzazione con maggiori tasse sul carbonio, il riciclaggio del solare fotovoltaico è destinato a diventare economicamente redditizio nei prossimi decenni.
Impatto economico
I rifiuti solari fotovoltaici sono in crescita e, secondo il rapporto, raggiungeranno i 27 milioni di tonnellate all’anno entro il 2040; attualmente i materiali recuperati rappresentano lo 0,08% degli investimenti in quanto l’opzione “discarica” è economicamente vantaggiosa (la rivendita dei materiali riciclati non compensa i costi di trasporto, smistamento e lavorazione) ma con l’aumento dei costi energetici, il miglioramento della tecnologia di riciclaggio e le normative governative si prevede un aumento al 6% entro 15 anni.
Nello studio, ipotizzando una durata di 15 anni di un pannello fotovoltaico e analizzando l’attività di installazione nel 2022, è possibile identificare quali territori trarranno maggiori benefici dal riciclaggio dei materiali fotovoltaici nel 2037:
- Cina con il 40% delle installazioni globali nel 2022 con un valore di riciclaggio stimato di 3,8 miliardi di dollari (su un totale globale di 9,6 miliardi di dollari);
- India con un valore stimato di 800 milioni di dollari;
- Giappone 200 milioni di dollari;
- Nord America 1,5 miliardi di dollari,
- l’Europa intera con un valore stimato di 1,4 miliardi di dollari.
Conclusioni
Il riciclo dei pannelli fotovoltaici è destinato a diventare un’area di interesse per potenziali investitori in quanto rappresenta un investimento vantaggioso per il futuro; grazie al riciclo è possibile diminuire la dipendenza della fornitura di materiali e minerali contribuendo a raggiungere l’indipendenza energetica.