piero angela

Codesto articolo copre una notizia non più così recente: la morte del più grande divulgatore scientifico d’Italia, Piero Angela. Nei giorni dopo la sua scomparsa, la tristezza lascia spazio alla razionalità, che ci mostra i risultati ed i metodi di una vita dedicata alla ricerca, all’“andare dentro le cose” ed alla conoscenza. Il prodotto finale è 8 stagioni di Quark e ben 27 di Superquark. Oltre ad essi v’è una serie di sedici incontri dedicati alle scuole, in cui il giornalista ha discusso dei problemi legati all’ambiente e dell’energia, nonché di altre incertezze e difficoltà del futuro. Di queste sedici, otto sono visibili su RaiPlay con il titolo “Prepararsi al futuro”.

Il senso della ricerca

È appunto questo il senso della ricerca e della conoscenza scientifica, ossia l’applicazione delle nozioni alla realtà per imparare ad essere lungimiranti, a vedere lungo, e così facendo appunto a preparare sé ed il resto del paese alla realtà futura. Consigliamo la visione di questi incontri, visto che i protagonisti, oltre naturalmente a Piero Angela, sono professori, ricercatori ed altri intellettuali dediti ogni giorno alla comprensione del mondo odierno e del futuro. I temi discussi vanno dalla demografia all’economia, dalle biotecnologie alle fonti rinnovabili. In poche parole, tale serie dedicata alla scuola si propone l’obiettivo di formare gli studenti ad avere un pensiero critico nei confronti dei problemi, visto che saranno loro stessi a doverli affrontare.

La serie

L’introduzione alla serie stessa cerca di fare il punto della situazione attuale: è importante capire “dove siamo” per decidere la direzione per il futuro, sia come singoli che come Paese. La seconda puntata entra però subito nel centro del discorso: “la crescita economica non è infinita ed è il momento di considerare il senso del limite”. Tale tema è ricorrente anche in vari dei nostri articoli su Ecologica sotto la denominazione di decrescita felice. Con il direttore del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Nicola Armaroli, si discute poi della necessità di transizione verso tecnologie sostenibili e fonti energetiche rinnovabili, come geotermico e solare, per la conservazione del pianeta in cui viviamo.

Nella seconda puntata Angela insieme a Paola Bonfante, botanica dell’Università di Torino, parlano degli squilibri nella produzione agricola, tra passato e futuro, e sulla priorità che la ricerca di un equilibrio deve avere per il futuro del nostro paese. Sui problemi legati alla produzione di cibo in mezzo al corrente cambiamento climatico abbiamo parlato in più articoli. Il terzo episodio riguarda invece l’industria dei videogiochi e del mondo dell’informatica.

La quarta puntata vede un ospite d’eccezione, Roberto Cingolani che parla di tecnologia e delle sue ripercussioni sulla vita reale, da quelle economiche a quelle ambientali. In questi argomenti non possiamo che essere d’accordo, tralasciando i trascorsi su altri argomenti. L’episodio numero cinque riguarda le grandi potenze economiche e politiche nel mondo, visto che è inesorabile scontrarsi in lotte con i detentori del potere qualora si volesse sconvolgere l’ordine corrente delle cose. Importante ricordarsi non solo delle potenze politiche nazionali ma anche quelle economiche multinazionali con possibilità di influenza ben oltre al loro settore di competenza.

Gli argomenti della sesta, settima ed ottava puntata riguardano la distribuzione economica, sulla base della crescita demografica, della previdenza sociale e del mercato del lavoro del futuro. Alla fine, Tito Boeri, economista dell’Università Bocconi, spiega come il futuro sia “un delicato equilibrio in mano alla generazione dei giovani che dovranno avere le competenze e la saggezza di guidare le scelte politiche e sociali dei prossimi anni”, riprendendo essenzialmente il monito di Piero Angela nella puntata di introduzione: “Cari ragazzi, il nuovo secolo, che stiamo vivendo, è vostro”.

Cerchiamo quindi di fare anche noi la nostra parte per questo nostro difficile Paese.

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