Sostenibile e intermodale, è questo il trasporto pubblico che immaginano gli italiani. Una ricerca di GPF Inspiring Research per IBE Intermobility and Bus Expo ha svelato che l’intermobilità per il trasporto locale è richiesta da oltre il 70% degli utenti italiani.
La tecnologia può rivoluzionare la rete dei trasporti di breve e medio raggio
L’avvento del digitale nel settore della mobilità è in grado di rivoluzionare i modelli di business e, di conseguenza, il modo di fruire dei trasporti pubblici e privati. L’intermobilità sembra destinata a far evolvere il trasporto pubblico in un sistema aperto, più interconnesso e orientato al servizio del cittadino-cliente. Il 60% degli italiani intervistati chiede maggiori investimenti su sistemi tecnologici d’avanguardia per il trasporto su gomma così da renderlo sempre più intermodale. Quasi sette utenti su dieci ritengono che sia importantissimo arrivare a uno scenario d’intermobilità in cui i mezzi si parlano tra loro per garantire una maggior efficienza. Una risposta a questa domanda crescente può giungere dall´approccio Mobility-as-a-Service (MaaS) che, grazie a una piattaforma digitale come una semplice App installata su smartphone, consente agli utenti di pianificare, prenotare e pagare più tipi di servizi di mobilità. Un sistema, tuttavia, che secondo l’80% degli intervistati è ancora un auspicio più che una realtà consolidata.
L’intermobilità non si riduce a una semplice coincidenza oraria dei mezzi, ma investe tutti i punti di contatto tra l’utente e il sistema, muovendosi all’interno di un’area ampia di riferimento che va oltre il trasporto pubblico locale per aprirsi a quello di medio-raggio, con integrazione tariffaria e molteplici modalità di pagamento a bordo (biglietto via App o carta di credito touch, Apple Pay/Google Pay appoggiando lo smartphone). Secondo la ricerca GPF-IBE quando si parla di servizi tecnologici intelligenti per il conducente e utente-cittadino, l´area dove si sono compiuti maggiori progressi è quella della sicurezza, intesa sia come safety (incolumità e sicurezza da incidenti) che security (protezione da rischi di attacchi alla persona e sicurezza personale).
Elettrificazione e uso dei mezzi idrogeno per un trasporto sostenibile
Ecologia e tecnologia vanno a braccetto poiché la maggior parte degli utenti intervistati (85%) preferisce scegliere un mezzo ecologico. Segno che la sostenibilità non appartiene più al futuro, ma è una caratteristica richiesta nel presente. La stessa indagine sottolinea però che il concetto sostenibilità deve poter valere anche dal punto di vista produttivo. Il processo di elettrificazione dei mezzi sta ottenendo buoni risultati, ma conosce ancora dei limiti sia infrastrutturali (es. reti e rimesse per la ricarica dei mezzi TPL) che prettamente tecnologici (es. durata delle batterie), ed è ovviamente legato alle modalità di produzione dell´energia. L’idrogeno rappresenta, invece, la nuova frontiera grazie anche alla moltiplicazione degli investimenti. Un trend positivo e che fa ben sperare è dato dalla riduzione dei prezzi dei veicoli alimentati a idrogeno.
Soggetti pubblici e privati dovranno lavorare in forte sinergia
Una nuova visione del trasporto pubblico locale richiede collaborazione e cooperazione tra un numero sempre più ampio e variegato di attori: regolatori, amministratori pubblici, costruttori (hardware: mezzi / bus), sviluppatori (software: app, servizi, piattaforme digitali), in un unicum nei confronti del cliente (ex-utente). L’indagine completa sarà presentata a Rimini dal 12 al 14 ottobre 2022 per l’appuntamento biennale IBE Intermobility and Bus Expo organizzato da Italian Exhibition Group.