Il futuro è un concetto caro a tutti, soprattutto per coloro per cui lo stesso rappresenta ancora la maggior parte della propria vita. Per un giovane studente delle medie e superiori, la vita deve ancora arrivare nel pieno del godimento. Ciononostante, il giovane deve già porsi domande sul proprio futuro professionale, personale, ed oramai anche ambientale ed ecologico. Se infatti la prospettiva di vita è di 80 e più anni, coloro che sono ad oggi alle medie dovranno fare i conti con le prospettive apocalittiche proiettate per il 2100: innalzamento del livello del mare di 100 metri, desertificazione, riscaldamento globale, e così via.
Per questo motivo, pare adeguato contribuire al pensiero critico e programmatico degli studenti con chiavi di lettura sul mondo e sull’ambiente, tra cui ostacoli, problemi, soluzioni ed altri temi rilevanti delle politiche verdi. L’interesse per le stesse è già stato ampiamente dimostrato da adolescenti di ogni età all’interno dei cortei e nelle manifestazioni dell’onda verde che hanno conquistato Milano ed altre città nel Settembre 2021. Non è quindi per i giovani materia nuova di pensiero, potrebbe però diventare nuova materia di studio ed approfondimento a scuola.
Le proposte europee per la scuola
Il Consiglio UE Occupazione “Politica Sociale” ha infatti adottato una raccomandazione che sostenga politiche e programmi relativi all’apprendimento delle informazioni sulla transizione verde e lo sviluppo sostenibile all’interno degli Stati Membri. Tale raccomandazione si riferisce in realtà solo ad alcuni, siccome molti paesi hanno già integrato la materia della sostenibilità nei loro programmi di studio”. Ciò non significa necessariamente come materia separata, ma integrandola all’interno di materie preesistenti. “Gli educatori – dichiarano i ministri del Consiglio UE – hanno bisogno di ulteriore sostegno mirato nonché di ulteriori competenza e opportunità di formazione per integrare i principi della transizione verde e dello sviluppo sostenibile nelle loro pratiche di insegnamento e formazione”.
Del resto, il sostegno verso le politiche verdi trova nelle generazioni interessate supporto in primis legato alla propria sopravvivenza sul pianeta ma anche in base al loro futuro lavorativo, visto che il PNRR non è che il primo di una serie di riforme per lo sviluppo di un settore quale quello della transizione energetica ed ecologica. Il concetto di economia verde trova infatti applicazione non solo nella tecnica, ma anche nella finanza, edilizia ed altri settori di produzione. È quindi assolutamente necessario accrescere al massimo il potenziale economico ed ecologico futuro, supportandolo con il nostro sistema di istruzione affinché possa impiegare in futuro una considerevole forza lavoro e portare a risultati tangibili per il nostro pianeta.
“Tale azione è essenziale per garantire che gli studenti di tutte le età acquisiscano le conoscenze necessarie per vivere in modo più sostenibile, ottengano le competenze essenziali in un mercato del lavoro in evoluzione e si adoperino a favore di un futuro sostenibile” conclude la nota del Consiglio UE.