assange

Immaginate di assistere ad un crimine perpetrato dal vostro paese e non poterlo denunciare senza incorrere in accuse di tradimento, spionaggio ed una serie di altri capi di imputazione. Questo NON è il caso di Julian Assange: non è statunitense bensì australiano, non ha visto i crimini ma ha fornito semplicemente uno spazio dove diffonderli, non è una spia anzi è una persona talmente attaccata ai principi da pubblicare notizie anche a discapito della propria libertà. Ciononostante, Assange rischia di essere estradato negli Stati Uniti, dove verrebbe condannato a 175 anni di carcere in base ad una legge del 1917.

La vicinanza di Europa Verde

È per esprimere vicinanza e rispetto a tale coraggio che Europa Verde ha avanzato al Consiglio comunale di Milano una mozione per la cittadinanza onoraria e per esprimere la propria contrarietà alla sua estradizione. Tuttavia, due emendamenti presentati dal Partito Democratico hanno bloccato la cittadinanza e tolto il riferimento all’estradizione. “Mi stupisce vedere che un partito che dovrebbe avere il valore della democrazia nel suo DNA” commenta Francesca Cucchiara di EV “si sia tirato indietro davanti alla mozione. Se vengono commesse delle ingiustizie in un Paese autocratico ci sentiamo liberi di alzare la voce e quando ciò accade nel nostro vicino alleato allora dobbiamo rimanere in silenzio?”. Questa la risposta anche a chi del PD, come Daniele Nahum, avvertiva “dobbiamo stare attenti ai rapporti internazionali. Uno Stato democratico ne chiede l’estradizione, opporsi può creare problemi”.

Una simile risposta si ebbe nel 2013 da Emma Bonino, la quale respinse la richiesta di asilo di Edward Snowden anche in base al “rapporto di fiducia tra alleati”. Rapporto di fiducia che però non fermò gli stessi alleati dall’intercettare conversazioni telefoniche di primi ministri come la Cancelliera Angela Merkel, di cui abbiamo notizia grazie appunto allo stesso Snowden. Anche quest’ultimo, come Assange, è ricercato dagli Stati Uniti in base alla legge del 1917, ma ha trovato asilo sicuro nella Russia di Putin. Ironia della sorte.

Conclude sempre Francesca Cucchiara: “Non sempre ciò che è legale è necessariamente anche legittimo. Quanti sono i grandi del passato che per la difesa dei diritti umani hanno violato le regole e hanno vissuto anni di prigionia? Non possiamo affermare la nostra contrarietà per paura di offendere qualcuno? Sinceramente, vorrei che in tema di diritti umani fossimo più decisi e coraggiosi”. Si uniscono a Francesca anche i due portavoce di Europa Verde, Eleonora Evi e Angelo Bonelli, per i quali “la detenzione e il procedimento penale nei confronti di Julian Assange sono un pericoloso precedente per i giornalisti e per il diritto alla libertà di espressione, che ha richiesto secoli di lotte e rivendicazioni”. Vi terremo aggiornati circa l’estradizione di Assange, il cui destino è al momento in mano al Ministro degli Interni inglese, Priti Patel.

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