Tra l’inizio di aprile e la fine di maggio i volontari dell’Unicef organizzeranno una serie di attività, sul proprio territorio e con la collaborazione di varie realtà dell’Associazionismo, con l’obiettivo di sensibilizzare sull’impatto del cambiamento climatico sui diritti dei bambini e adolescenti e di sostenere l’impegno delle giovani generazioni su questo tema.
Tra le attività che saranno organizzate, nell’ambito del rilancio della campagna “Cambiamo Aria” (lanciata lo scorso anno da Unicef Italia), bambine e bambini con le proprie famiglie potranno partecipare alle “Passeggiate del Benessere”; le date più significative sono:
- il 22 aprile, giornata mondiale della Terra;
- il 27 maggio, anniversario della ratifica da parte dell’Italia della Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si basa su quattro principi fondamentali:
- non discriminazione: i diritti sanciti dalla Convenzione devono essere garantiti a tutti i minorenni, senza distinzione di razza, sesso, lingua, religione, opinione del bambino/adolescente o dei genitori;
- superiore interesse: in ogni legge, provvedimento, iniziativa pubblica o privata e in ogni situazione problematica, l’interesse del bambino/adolescente deve avere la priorità;
- diritto alla vita, alla sopravvivenza e allo sviluppo del bambino e dell’adolescente: gli Stati devono impegnare il massimo delle risorse disponibili per tutelare la vita e il sano sviluppo dei bambini, anche tramite la cooperazione internazionale;
- ascolto delle opinioni del minore: prevede il diritto dei bambini a essere ascoltati in tutti i processi decisionali che li riguardano, e il corrispondente dovere, per gli adulti, di tenerne in adeguata considerazione le opinioni.
Le motivazioni
Secondo il rapporto dell’UNICEF “The Climate Crisis Is a Child Rights Crisis: Introducing the Children’s Climate Risk Index“, attualmente nel mondo i bambini sono esposti ai seguenti rischi per gli impatti della crisi climatica:
- inondazioni costiere (240 milioni di bambini);
- inondazioni fluviali (330 milioni);
- cicloni (400 milioni);
- malattie trasmesse da vettori (600 milioni);
- inquinamento da piombo (815 milioni);
- ondate di calore (820 milioni);
- scarsità d’acqua (920 milioni);
- livelli estremamente elevati di inquinamento atmosferico (oltrer 1 miliardo).
Le stime del report indicano che 850 milioni di bambini (uno su tre) vivono in aree in cui si sovrappongono almeno quattro shock climatici e ambientali e circa 330 milioni di bambini – uno su sette – vivono in aree colpite da almeno cinque grandi shock.
La presidente di Unicef Italia Carmela Pace, nel ringraziare i volontari dei Comitati locali Unicef e delle realtà associative che sosterranno la campagna, sottolinea che:”La crisi climatica è una crisi dei diritti dei bambini ed in ogni parte del pianeta rappresenta una minaccia per la loro salute fisica e mentale, mettendone a rischio la sopravvivenza e lo sviluppo. Le bambine e i bambini non sono al sicuro, se non invertiamo subito la rotta, a cominciare da piccoli gesti e scelte quotidiane”.
Come sostenere i progetti dell’Unicef
Acquistando regali sostenibili quali la borraccia, la shopper e la penna biodegradabile, è possibile sostenere il progetto “Scuole in mattoni di plastica riciclata”, che l’Unicef sta portando avanti in Costa d’Avorio, in collaborazione con l’azienda sociale colombiana “Conceptos Plasticos”.
Un progetto con più benefici a livello ambientale e sociale: ad oggi sono state costruite scuole moderne e sicure, con più di 200 classi per oltre 8000 bambini, grazie ai mattoni fabbricati con il riciclo di tonnellate di rifiuti di plastica, dagli incarti delle caramelle ai pneumatici.
La mobilitazione è sostenuta a livello nazionale da Unpli (Unione nazionale delle Proloco) e Ancescao (Associazione nazionale Centri sociali Comitati anziani e orti).