corte australiana
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La sentenza di Maggio 2021.

A maggio 2021 il giudice Mordecai Bromberg, della corte federale Australiana, ha convenuto che il cambiamento climatico causa danni catastrofici e permanenti ai giovani ed ha constatato che l’approvazione di una nuova miniera di carbone aumenterebbe la possibilità e l’entità di tale danno; pertanto i ministri del governo hanno il “dovere di cura” di proteggere i giovani dai cambiamenti climatici.

Otto studenti di scuola media, guidati dall’adolescente Anj Sharma e sostenuti dalla suora ottantasettenne Brigid Arthur, hanno presentato un appello alla corte federale per impedire l’approvazione del progetto di estensione Vickery di Whitehaven Coal vicino a Gunnedah, nel New South Wales.

La corte ha dato ragione ai querelanti, sulla protezione dei giovani, attestando che l’estensione della miniera avrebbe rilasciato nell’atmosfera 100 milioni di tonnellate di CO2 con un notevole aumento del riscaldamento globale; la domanda di ingiunzione è invece stata negata per motivi tecnici

Il giudizio modificato alla denuncia dei giovani.

Purtroppo la corte federale, in seduta plenaria, ha ribaltato il giudizio dello scorso maggio decidendo che l’approvazione di nuovi progetti di combustibili fossili non dovrà sottostare alla valutazione del danno che il cambiamento climatico infliggerebbe alla comunità.

La sentenza afferma che le prove del cambiamento climatico e dei suoi pericoli per l’umanità non sono ancora dimostrate; di conseguenza il ministro dell’ambiente non aveva il dovere di prendersi cura dei bambini australiani.

La miniera di carbone è stata approvata sostenendo che, nonostante il dovere di diligenza esistente, non avrebbe contribuito al riscaldamento del mondo in quanto si sostituirebbe ad altre fonti di carbone e non ne creerebbe una aggiuntiva.

Consentire la validità della sentenza sul “dovere di diligenza” avrebbe richiesto modifiche alla politica del governo, questo uno dei motivi dell’annullamento secondo i tre giudici della corte federale; gli esperti affermano che ci sono margini per presentare ricorso contro la decisione presso l’Alta Corte ma attualmente il “dovere di diligenza” stabilito dal giudice Mordecai Bromberg è stato rimosso.

I commenti.

Anj Sharma ha detto di essere arrabbiata e devastata dalla decisione precisando che tale sentenza sarà un ulteriore sprone per i giovani e gli adolescenti nella loro “lotta per un futuro sicuro”; inoltre ha affermato che, sebbene le argomentazioni utilizzate rispettano gli aspetti legali, non cambia l’obbligo morale di agire contro il cambiamento climatico.

Per David Barnden di Equity Generation Lawyers, che ha rappresentato l’azione collettiva, la decisione è stata “deludente” ed è necessario continuare a sostenere i giovani, nella loro lotta per un futuro sicuro, aiutandoli a determinare i prossimi passi esaminando attentamente la sentenza.

La ministra dell’Ambiente Sussan Ley ha accolto favorevolmente la decisione, dicendo che “il buon senso ha prevalso” e che il governo esaminerà da vicino la sentenza ed è “impegnato a proteggere il nostro ambiente per le generazioni attuali e future”.

Conclusioni.

Una sentenza controversa che ha ribaltato una decisione aveva fatto notizia in tutto il mondo: il primo caso al mondo che si basava sui principi del diritto comune per stabilire il dovere di diligenza, rilevante per molti paesi tra cui Inghilterra, Stati Uniti e Nuova Zelanda.

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