The Climate Pledge
The Climate Pledge

The Climate Pledge (https://www.theclimatepledge.com/it/it ) è un’organizzazione per l’eliminazione delle emissioni, fondata nel 2019 da Global Optimism ed Amazon. L’iniziativa è riferita a quelle società private nel settore della manifattura e dei servizi che vogliono prendere parte allo sforzo comune di liberarsi dal giogo del fossile. Mentre vari studi e accordi internazionali spingono per il cosiddetto zero netto di anidride carbonica entro il 2050, The Climate Pledge ambisce a raggiungerlo entro il 2040. Certamente, queste finestre temporali sono più lunghe di ciò che vorremmo. Perlomeno è un inizio non solo per la spinta alla conversione a livello di società private, mentre era finora portato avanti a livello statale, ma inoltre perché gli obblighi vanno oltre alla semplice riduzione.

Con The Climate Pledge, un passo avanti

Il processo con cui The Climate Pledge si propone di ridurre, parte in primis con la misurazione e la pubblicazione dei dati riguardanti le emissioni con scadenze regolari. La pubblicazione dei dati è già un passo avanti, visto che spesso abbiamo a che fare con la mancanza di stime plausibili, fatto che le compagnie utilizzano sicuramente a proprio vantaggio come, per esempio, nel conflitto tra le stime di Oceana ed Amazon sull’abuso di plastica (https://www.ecologica.online/2022/03/11/plastica-amazon/ ), che abbiamo coperto in un precedente articolo. Il secondo e terzo passaggio riguardano rispettivamente la riduzione delle emissioni e la compensazione delle rimanenti con progetti di cattura dell’anidride carbonica.

La significatività di tale organizzazione è che ha raggiunto ad oggi 312 firmatari, che generano complessivamente un fatturato da 3500 miliardi di dollari l’anno ed hanno a libro paga più di 8 milioni di dipendenti in ventinove paesi diversi. Tra i più rilevanti riconosciamo Microsoft, Mercedes-Benz, HP, Procter & Gamble, Philips, VISA, Heineken, Nespresso ed altre compagnie occupate in 51 settori diversi.

Efficace ed incisiva nella lotta contro le emissioni

Dall’altra parte, ricordiamo che tra i co-fondatori è comunque presente Global Optimism, organizzazione guidata da Christiana Figueres, ex-Segretario Esecutivo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici nel periodo 2010-2016, anni in cui fu firmato il famoso Accordo di Parigi. Figueres fa parte del consiglio di amministrazione di Eni, del comitato consultativo di The Lancet e Formula E, nonché uno dei candidati alle elezioni del 2016 per il Segretario Generale dell’ONU.

In conclusione, The Climate Pledge ha sicuramente tutte le carte per essere efficace ed incisiva nella lotta contro le emissioni: importanti firmatari, un procedimento affidabile, una direzione con esperienza. Più firmatari si uniranno a questo progetto, o ad altri simili, prima potremo scampare al disastro ambientale e fermare il cambiamento climatico. Anche noi di Ecologica resteremo alla finestra su futuri aggiornamenti da parte di The Climate Pledge, in modo da presentarvi i passi avanti o criticarne le limitazioni.

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