L’annuncio della Commissione Europea
Dopo l’approvazione da parte del Parlamento europeo all’inizio di giugno di una risoluzione che aveva come obiettivo l’eliminazione delle gabbie per gli animali di allevamento all’interno dell’Unione Europea, arriva finalmente l’annuncio da parte della Commissione UE che ha confermato l’impegno a prendersi carico dell’iniziativa e ad eliminare gradualmente entro il 2027 uno strumento riconosciuto come profondamente immorale e lesivo nei confronti degli animali.
A dare l’annuncio sono state la Commissaria europea per la Salute, Stella Kyriakides e la Vicepresidente della Commissione Věra Jourová, che hanno indicato la fine del 2023 come data limite per la presentazione della proposta di legge che porterà all’apertura delle gabbie per circa 300 milioni di animali all’anno all’interno dell’Unione.
Un’iniziativa promossa dal basso
La decisione presa è innanzitutto una vittoria che viene dal basso: ad aver sollevato la questione a settembre del 2018 fu un’Iniziativa dei Cittadini Europei (ICE), che attraverso la campagna End the Cage Age ha portato alla raccolta di 1,4 milioni di firme per chiedere che l’Europa ponesse finalmente termine alla barbarie degli allevamenti in gabbia. Un dato importante che fa di questa la terza iniziativa con maggiore adesioni tra le 75 presentate sino ad oggi e che dimostra l’attenzione di decine di migliaia di cittadini europei rispetto a un tema che non tocca esclusivamente questioni etiche, ma che riguarda da vicino anche la lotta all’inquinamento e ai cambiamenti climatici (è sufficiente ricordare, in tal senso, che nella sola Europa le emissioni causate dagli allevamenti intensivi costituiscono il 17% del totale, una quantità che si aggira intorno ai 400 milioni di tonnellate di CO2 l’anno).
Un grande passo in avanti
“È il cambiamento più grande nel sistema di sfruttamento degli animali per numero di animali coinvolti, un’importante pietra miliare verso il superamento dello sfruttamento degli animali a scopo alimentare. […] Porre fine all’uso delle gabbie è un passo importante verso la fine dell’allevamento intensivo”, si legge in una nota del coordinamento End the Cage Age. Grande soddisfazione è stata dichiarata anche dall’eurodeputata di Europa Verde e Vicepresidente dell’Intergruppo per il benessere animale del Parlamento europeo, Eleonora Evi, che ha però ribadito l’importanza di vigilare “affinché la proposta della Commissione sia all’altezza delle nostre aspettative e preveda un divieto all’uso delle gabbie per tutti gli animali da allevamento entro e non oltre il 2027, contrastando i tentativi da parte dell’industria e dei loro referenti politici volti a ritardare la transizione verso un’agricoltura più umana”.
A quando lo stop al trasporto di animali vivi?
Per raggiungere l’obiettivo e supportare gli allevatori nella transizione dagli allevamenti intensivi ad allevamenti a misura di animale, l’Unione Europea, in accordo anche con gli animalisti, è pronta a fornire un supporto economico, in modo tale da garantire “l’uso di sistemi ecologici senza mettere in pericolo la sopravvivenza delle aziende”.
Un importante passo in avanti, dunque, in direzione del riconoscimento del diritto degli animali a vivere una vita felice e in salute, nel rispetto del loro benessere psicofisico. Un passo avanti che ora ci si aspetta possa essere fatto anche in merito al trasporto degli animali vivi, altro triste capitolo sul fronte dei diritti degli animali.