Questo venerdì 27 novembre noi lo dedichiamo al Green Friday, una giornata dedicata al consumo responsabile che va controcorrente rispetto al Black Friday.
Cos’è il Green Friday?
L’ultimo venerdì di novembre, è il Black Friday, giorno in cui molti rivenditori abbassano i prezzi per stimolare gli acquisti. Questa tradizione, importata dagli Stati Uniti, è diventata un simbolo del consumismo: questa giornata è uno dei giorni di shopping più popolari al mondo.
Ogni anno migliaia di persone si affrettano a queste offerte eccezionali e spendono senza pensare. Ma sapete quali sono le ripercussioni ecologiche di questi prezzi così bassi? Quest’anno, anche in considerazione delle particolari circostanze in cui ci troviamo, questa azione viene pubblicizzata da grandi imprese come Amazon. Vi invitiamo a pensare ad un mondo e un modo alternativi quando fate i vostri acquisti e soprattutto a pensare ai commercianti locali.
Il Black Friday è anche…
Il giorno più buio per l’ambiente. Lo sapevi? Tra sovraconsumo e sovrapproduzione, rifiuti e impatti di gas serra. Questo evento, che è diventato inevitabile, ha un impatto molto dannoso sul nostro pianeta per molte ragioni che spiegheremo nel dettaglio:
Sovraconsumo e sovrapproduzione: computer, elettronica, elettrodomestici e abbigliamento sono tra i settori più popolari durante questo “Black Friday”. Anche i consumatori già ben forniti sono spinti ad accumulare, e questo è stato il caso fin dagli anni 2000 con lo sviluppo del fast fashion.
Tra il 2000 e il 2014 la produzione di abbigliamento è raddoppiata in tutto il mondo e ci troviamo di fronte al doppio dei rifiuti tessili. Infatti, due terzi dicono di aver acquistato almeno un capo di abbigliamento che non hanno mai indossato. Un rapporto pubblicato nel 2016 da Greenpeace lo attesta.
Sprechi: il documentario “Soldes, tout doit disparaître”, trasmesso su France 5 nel 2015, ha mostrato che le marche hanno più interesse a distruggere gli oggetti invenduti, a causa dei costi di stoccaggio, che a venderli a prezzi più bassi. Per l’elettronica, un rapporto delle Nazioni Unite ha stimato che solo il 20% dei dispositivi scartati è stato effettivamente riciclato, come riportato dal National Geographic nel 2018. Oltre ad utilizzare le risorse (acqua, metalli rari, cotoni, ecc.) nella produzione, questi beni diventano una nuova fonte di inquinamento.
Gas a effetto serra: il programma ambientale dell’ONU spiega che il settore della moda da solo genera il 10% delle emissioni di gas a effetto serra nel mondo.
L’Alternativa: Green Friday
Un venerdì speciale per combattere il Black Friday, e soprattutto l’iperconsumo. Questo è lo scopo del Green Friday. Ovviamente le offerte sono allettanti, ma ne abbiamo davvero bisogno? A cosa ci serviranno?
Il Green Friday vuole essere un’alternativa al consumo compulsivo. L’idea è quella di rendere i consumatori consapevoli delle loro responsabilità, senza farli sentire in colpa, e di interrogarsi sul consumo eccessivo.
Ci sono 5 domande da porsi prima di fare un acquisto per consumare meno, ma meglio!
Le 5 domande da porsi prima di un acquisto:
- Bisogno: Qual è il vero bisogno di questo acquisto?
- Immediato: Ne ho bisogno immediatamente?
- Simile: Ho già un oggetto che ha questo uso?
- Origine: Qual è l’origine di questo prodotto?
- Utile: Questo oggetto mi porterà un conforto essenziale?
Il nostro consiglio
Poiché noi stessi siamo in un approccio eco-responsabile e proponiamo l’affitto o l’opportunità, ci sembra essenziale spingervi a conoscere queste nuove alternative.
Sono sempre più numerose le piattaforme o i negozi che offrono concetti di riciclaggio circolari. Potete trovare abbigliamento ricondizionato, giocattoli o prodotti hi-tech. Questi prodotti sono in ottime condizioni e consentono di acquistare in modo più responsabile.
Crediamo che sia sempre più importante pianificare i vostri acquisti, pensare all’utilità dei prodotti che acquistate e a come saranno utilizzati.
W Greta, W Gianfranco, W Yunus!